martedì 25 giugno 2013

ASPETTATIVE...

ESAMI

come gli alunni li immaginano la notte prima degli esami:










come i professori immaginano la notte prima degli esami:





come i genitori immaginano la notte prima degli esami:










come sarà in realtà:







cosa accadrà il giorno dopo:



             

martedì 4 giugno 2013

geografia


COREA DEL NORD 

Corea del Nord, occupa la metà settentrionale della penisola coreana, confina a nord con la Cina e per un breve tratto con la Russia a nord-est, mentre a meridione la zona demilitarizzata coreana la separa dalla Corea del Sud. A ovest è bagnata dal Mar Giallo e est dal mar del Giappone.
Secondo la costituzione, la Corea del Nord è uno Stato socialista con un sistema economico pianificato. Secondo Human Rights Watch e Amnesty International, il livello di rispetto dei diritti umani è uno dei più bassi al mondo. Ciò, insieme ai dissidi con la Corea del Sud per la reciproca rivendicazione dell'intera penisola coreana, è causa di tensione con le nazioni occidentali.
Le condizioni di vita della Corea Popolare sono fortemente segnate dalla politica economica basata sull'industria pesante, nonché dall'isolamento politico ed economico acutizzatosi dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica; tali fattori, in concomitanza con diverse calamità naturali, hanno causato un impoverimento generale soprattutto nel settore agricolo negli anni novanta. Non sono disponibili dati ufficiali circa il reddito pro capite medio.
La Corea del Nord si estende per 120.540 km2, ed ha circa 24,5 milioni di abitanti (2011). Fino al 1945, la storia della Corea non distingue sostanzialmente fra il nord e il sud.

COREA DEL SUD

Corea del Sud, è un Paese dell'Asia orientale che occupa la metà meridionale della penisola coreana. Confina a nord la Corea del Nord, a ovest con il Mar Giallo (e poi la Cina), a sud con lo stretto di Corea e ad est con il Mar del Giappone (e poi il Giappone).
La sua capitale, Seul, è la seconda metropoli più grande del mondo (dopo Tokyo). Il paesaggio è prevalentemente montuoso, nonostante ciò con i suoi 48 milioni di abitanti, la Corea del Sud è il ventesimo paese più densamente popolato al mondo (il terzo, dopo Bangladesh e Taiwan, non prendendo in considerazione i micro-stati). Scavi archeologici hanno dimostrato[senza fonte] che la Corea è stata abitata sin dal Paleolitico inferiore; ma la storia della Corea inizia nel 2133 a.C. con la fondazione di Gojoseon da parte di Dan-gun. Dopo l'unificazione dei Tre regni di Corea sotto il Regno di Silla nel 668 d.C., si successero le dinastie Goryeo ( traslitterato anche come Koryo da cui deriva il nome Corea) e Joseon  fino all'invasione giapponese della Corea nel 1910. Dopo l'occupazione sovietica e statunitense del Paese conseguente alla seconda guerra mondiale, la Corea venne divisa in Corea del Nord, sotto l'influenza sovietica, e Corea del Sud, sotto quella statunitense. Il 20 giugno 1950 il nord, appoggiato dalla RPC e dall'Unione Sovietica invase il sud, causando una guerra, non ancora ufficialmente terminata, che nei fatti è stata interrotta nel 1953 e che fece 4 milioni di vittime.
La Corea del Sud, dopo essere stata una repubblica presidenziale con elezione indiretta del presidente, ora è una repubblica semi-presidenziale,così diventò la quarta economia più grande d'Asia e la quindicesima nel mondo. Soprattutto oggi è famosa come un paese di alta tecnologia informatica sulla base di un alto livello delle risorse umane per cui è riconosciuto come settimo paese al mondo secondo

lunedì 3 giugno 2013

MUSICA

DIRTY DANCING

ESAMI

mappa concettuale
AMORE
STORIA: romanticismo

MUSICA: romantica

INGLESE: gospel

FRANCESE: la chanson populaire 

SCIENZE: l'apparato riproduttore

ITALIANO: Umberto Saba (a mia moglie)

DOLORE
attualità

GEOGRAFIA: corea del nord

TECNOLOGIA: energia nucleare 

ricerca inglese

IL GOSPEL

A gospel is an account that describes the life of Jesus of Nazareth. The most widely known examples are the four canonical gospels of Matthew, Mark, Luke, and John, but the term is also used to refer to the apocryphal gospels, the non-canonical gospels, the Jewish-Christian gospels and the gnostic gospels.
Christianity traditionally places a high value on the four canonical gospels, which it considers to be a revelation from God and central to its belief system. Christians teach that the four canonical gospels are an accurate and authoritative representation of the life of Jesus,but many scholars agree that not everything contained in the gospels is historically reliable.

In Islam the Injil is the Arabic term for a book given to Jesus. Injil is sometimes translated as 'gospel'. This is one of the four Islamic holy books that the Qur'an reports as having been revealed by God. Islam holds that over time the Injil became altered, and God sent the prophet Muhammad to reveal the last book.

martedì 21 maggio 2013

cantanti


CESARE CREMONINI 


È stato il leader del gruppo italiano Lùnapop, band pop-rock che ha riscosso notevole successo tra gli anni 1999 e 2002. Nel 2002 il cantante annuncia ufficialmente lo scioglimento del gruppo, proseguendo nella sua carriera solista, pubblicando quattro album in studio, un live e una raccolta.
Cesare Cremonini nasce a Bologna il 27 marzo del 1980, figlio di Carla e Giovanni Cremonini, rispettivamente professoressa di lettere e dietologo e fratello di Vittorio più grande di due anni. Cremonini nacque quando il padre aveva 56 anni, essendo del 1924. Fin da piccolo inizia a studiare pianoforte (a 6 anni prende la sua prima lezione), arrivando dopo alcuni anni a tenere piccoli concerti di musica classica. A 11 anni riceve in regalo il primo disco dei Queen, gruppo per il quale tutta la vita sarà grande fan e che lo porta ad abbandonare lentamente la passione per la musica classica per dedicarsi totalmente al mondo del pop/rock. La sua attitudine per la scrittura si manifesta invece verso i 14 anni, annotando brevi racconti, poesie e canzoni su un quaderno.
« Studiavo Chopin e Beethoven, poi per Natale mio padre mi regalò un disco dei Queen. Mi accorsi che c'erano riferimenti alla musica classica in così tante loro canzoni che chiesi alla mia professoressa di farmi studiare Bohemian Rhapsody. Ne fu contenta! Tre anni dopo, mentre ero in vacanza con i miei genitori, scrissi Vorrei, la mia prima canzone. »
Nel 1996, assieme ad alcuni amici e compagni di classe, costituisce un gruppo chiamato "Senza Filtro", con i quali si esibisce in feste e locali del circuito bolognese, proponendo un repertorio originale, ad eccezione di alcune cover di Beatles, Oasis, Radiohead e dei suoi amatissimi Queen, come dimostra il suo vistoso tatuaggio sull'avambraccio sinistro. Alla fine del 1996 incontra casualmente Walter Mameli, che da allora diventa il suo produttore artistico e manager.

TECNOLOGIA



ENERGIA NUCLEARE


con l'energia nucleare (detta anche energia atomica), si intendono tutti quei fenomeni in cui si ha produzione di energia in seguito a trasformazioni nei nuclei atomici; tali trasformazioni sono dette "reazioni nucleari".
L'energia nucleare è una forma di energia che deriva da profonde modifiche della struttura stessa della materia. Insieme alle fonti rinnovabili e le fonti fossili, è una fonte di energia primaria, ovvero è presente in natura e non deriva dalla trasformazione di altra forma di energia, ed è considerata una valida energia alternativa ai tradizionali combustibili fossili. Benché alcuni considerino tale fonte energetica anche come rinnovabile, recentemente la Commissione europea si è espressa affermando che il nucleare non è da considerarsi come rinnovabile. Benché inoltre rappresenti in gran parte una forma di energia pulita dal punto di vista delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera, presenta almeno in parte diversi altri problemi ambientali e di pubblica sicurezza per quanto riguarda i fenomeni connessi alla radioattività attraverso le scorie radioattive.
Ampio è divenuto dunque nel tempo il dibattito intorno all'energia nucleare sul fronte della sicurezza, sul rischio proliferazione, sui costi e sulla indispensabilità di tale fonte energetica in relazione alle altre fonti energetiche e all'impellente problema energetico globale

STORIA

ROMANTICISMO


Il Romanticismo La cultura del XVII secolo era stata dominata dall'illuminismo, un pensiero fondato sulla fiducia di poter risolvere ogni problema umano con la ragione. Questa corrente aveva influenzato i primi tentativi di moderare il potere assoluto dei sovrani attraverso la via delle riforme, tentativi che vennero poi tradotti in pratica e raggiunsero l'apice nel 1789 con la Rivoluzione Francese, anche se le conquiste con essa ottenute (negazione dell'assolutismo e proclamazione dell'uguaglianza dell'uomo) si rivelarono effimere, in primo luogo nella Francia rivoluzionaria. Napoleone infatti aveva trasformato una guerra che inizialmente aveva lo scopo di liberare i popoli dall'assolutismo in una guerra di conquista che si prefiggeva come obiettivo il predominio francese su tutta l'Europa. Alla caduta di Napoleone però i governanti delle potenze europee (Austria, Inghilterra, Russia e Prussia) si riunirono, nel settembre 1814, nel congresso di Vienna; il congresso, conclusosi dopo quasi un anno, cancellò, o meglio cercò di cancellare gli ideali della rivoluzione e impose un rigido ritorno al passato. Una nuova cultura In questo periodo di grandi conflitti politici cominciò ad affacciarsi una nuova cultura, il Romanticismo. Il Romanticismo non restò solo un fatto letterario e filosofico, ma ebbe una grande influenza su tutti i piani del comportamento umano, da quello politico a quello del gusto e del costume, alla musica. Alla base del pensiero romantico c'era un netto rifiuto dell'ottimismo razionalista che aveva caratterizzato l'illuminismo alla forza della ragione illuminista i romantici opposero la forza del sentimento, la capacità dell'uomo ad abbandonarsi ai propri sentimenti. Al centro della loro ispirazione gli artisti romantici posero la natura, ammirata nella forza travolgente dei suoi elementi, e soprattutto l'uomo, la sua sensibilità, le sue passioni. Lo studio del passato e l'idea di nazione Come nell'uomo i romantici cercavano i lati più oscuri e istintivi, così nella storia andarono alla ricerca del passato più nascosto e sconosciuto. Gli illuministi avevano condannato il Medioevo di fronte al “tribunale della ragione” come un periodo buio e di imbarbarimento. I romantici, invece, fecero del Medioevo l'oggetto privilegiato dei loro studi alla ricerca delle tradizioni più profonde dei popoli. Mentre gli illuministi avevano propugnato un ideale di tipo cosmopolita, i romantici cercarono di dare un fondamento storico alla nuova idea di nazione. In un periodo in cui le nazionalità e le autonomie venivano sacrificate agli equilibri politici voluti ai vincitori di Napoleone, i romantici furono i primi ad alimentare le ispirazioni all'indipendenza nazionale dei popoli sottomessi. Molti romantici entrarono nelle società segrete e parteciparono alle cospirazioni politiche e ai moti insurrezionali dei primi decenni dell'Ottocento.

martedì 30 aprile 2013

GITA a trieste



CASTELLO DI MIRAMARE  








FOTO ARTISTICA

       








LA PIAZZA PRINCIPALE












IL DRAGO DI LUBIANA






martedì 23 aprile 2013

POESIE

UMBERTO SABA                                                                                UMBERTO SABA
a mia moglie:                                                                                             la capra:

Tu sei come una giovane,                                                         
una bianca pollastra .
Le si arruffano al vento
le piume , il collo china 
per bere , e in terra raspa ;
ma, nell'andare , ha il lento
tuo passo di regina ,
ed incede sull'erba
pettoruta e superba .
E' migliore del maschio .
E' come sono tutte 
le femmine di tutti 
i sereni animali 
che avvicinano a Dio.
Così se l' occhio ,se il giudizio mio
non m ' inganna , fra queste hai le tue uguali ,
e in nessun ' altra donna .
Quando la sera assonna 
le gallinelle ,
metton voci che ricordan quelle,
dolcissime , onde a volte dei tuoi mali ,
ti quereli , e non sai 
che la tua voce ha la soave e triste 
musica dei pollai .

Tu sei come una gravida 

giovenca ;
libera ancora e senza 
gravezza , anzi festosa ;
che , se la lasci , il collo 
volge , ove tinge un rosa 
tenero la sua carne.
Se l ' incontri e muggire 
l'odi , tanto è quel suono 
lamentoso , che l ' erba 
strappi , per farle un dono .
E' così che il mio dono 
t ' offro quando sei triste .

Tu sei come una lunga 

cagna , che sempre tanta 
dolcezza ha negli occhi ,
e ferocia nel cuore .
Ai tuoi piedi una santa 
sembra , che d ' un fervore 
indomabile arda ,
e così ti riguarda 
come il suo Dio e Signore .
Quando in casa o per via 
segue , a chi solo tenti 
avvicinarsi , i denti 
candidissimi scopre .
Ed il suo amore soffre
di gelosia.

Tu sei come la pavida 

coniglia . Entro l ' angusta 
gabbia ritta al vederti 
s 'alza ,
e verso te gli orecchi 
alti protende e fermi ;
che la crusca e i radicchi
tu le porti , di cui 
priva in sé si rannicchia,
cerca gli angoli bui .
Chi potrebbe quel cibo 
ritoglierle? Chi il pelo 
che si strappa di dosso , 
per aggiungerlo al nido
dove poi partorire?
Chi mai farti soffrire?

Tu sei come la rondine

che torna in primavera . 
Ma in autunno riparte ; 
e tu non hai quest ' arte .
Tu questo hai della rondine :
le movenze leggere ;
questo che a me , che mi sentiva ed era
vecchio , annunciavi un 'altra primavera .

Tu sei come la provvida 

formica. Di lei, quando
escono dalla campagna ,
parla al bimbo la nonna
che l ' accompagna .
E così nella pecchia 
ti ritrovo , ed in tutte 
le femmine di tutti 
i sereni animali 
che avvicinano a Dio ;
e in nessun 'altra donna .

SCIENZE

                                                          APPARATI GENITALI


maschile:


L'apparato genitale maschile è costituito da organi esterni (pene e testicoli) e organi interni (dotto deferente, vescicole seminali, dotti eiaculatori, prostata ed uretra). Il pene si trova normalmente in stato di riposo. L'erezione può essere provocata da una serie di eventi di carattere fisico, psichico e sensoriale che agiscono sul sistema nervoso. Quando dal sistema nervoso arrivano gli impulsi che stimolano l'erezione, una grossa quantità di sangue affluisce nei corpi cavernosi, normalmente vuoti. Il pene, quindi, aumenta di volume e di dimensioni, e diventa rigido. L'afflusso di sangue è regolato da un sistema di valvole, che si chiudono durante l'erezione. Quando le valvole si riaprono e il sangue defluisce dai corpi cavernosi, il pene ritorna allo stato di flaccidità. Anche l'eiaculazione è governata dal sistema nervoso e il suo centro direzionale si trova nel midollo spinale. Determina la fuoriuscita dello sperma, o liquido seminale, dal pene durante l'erezione. L'eiaculazione è accompagnata da sensazioni molto piacevoli (orgasmo). Lo sperma contiene gli spermatozoi e le sostanze che consentono la loro sopravvivenza.  Dopo l'eiaculazione, il sangue comincia a defluire dai corpi cavernosi, e il pene ritorna allo stato di flaccidità.

Pene
È l'organo maschile deputato sia alla riproduzione che all'escrezione dell'urina. Le variazioni delle dimensioni del pene sono determinate geneticamente e non hanno nulla a che vedere con la virilità maschile. Il pene è privo di ossa e di cartilagini: è costituito da tessuto spugnoso (corpi cavernosi) irrorato da moltissimi vasi sanguigni che durante l'eccitazione sessuale si riempiono di sangue e lo fanno gonfiare (pene eretto). Dopo l'emissione dello sperma (eiaculazione), il pene ritorna in breve tempo nello stato di "riposo". 





FEMMINILE:

I principali organi genitali femminili sono interni e comprendono la vagina, l'utero, le tube o trombe di Falloppio e le ovaie.
I genitali esterni formano nel loro insieme la vulva che comprende il monte di Venere, il clitoride, le grandi labbra e le piccole labbra, tutti direttamente visibili.





Vagina



La vagina è il condotto che mette in comunicazione la vulva con l’utero. A riposo, la vagina è piatta e lunga, ma la parete è molto elastica e formata da numerose pieghe che le consentono di allungarsi e allargarsi notevolmente durante il rapporto sessuale e il parto. È l'organo femminile dell'accoppiamento e funge da condotto per l’espulsione del flusso di sangue mestruale, all’inizio di ogni ciclo.







utero



L'utero è l'organo dell'apparato riproduttivo femminile dalla caratteristica forma a pera rovesciata, situato al centro della parte più bassa dell'addome (detta anche pelvi).
La sua funzione è quella di accogliere il bambino nei nove mesi di gravidanza, permettendo l'impianto dell'uovo fecondato, lo sviluppo dell'embrione e l'accrescimento del feto. E’infatti provvisto di una cavità che nella parte superiore comunica con le tube (da cui giunge l'uovo fecondato) e nella parte inferiore con la vagina (per le mestruazioni o il parto).
La cavità dell'utero è rivestita da una mucosa (endometrio) che ogni mese, sotto l'influsso degli ormoni prodotti dalle ovaie, si ispessisce, preparandosi ad accogliere un'eventuale gravidanza. È proprio l'endometrio che ogni mese, in assenza di gravidanza, si sfalda, dà luogo alla mestruazione e si rigenera.
L'utero possiede una spessa parete muscolare (miometrio) che consente all'organo di contrarsi efficacemente. Durante il parto, i muscoli dell'utero si contraggono per espellere il bambino dal corpo della madre.

Ovaie 
Le ovaie sono due, hanno la forma di una mandorla e sono localizzate nella cavità pelvica, ai due lati dell'utero, con cui comunicano attraverso le tube di Falloppio. Costituiscono una preziosa riserva di cellule uovo (ovuli, ovociti), che sono state prodotte durante lo sviluppo degli organi genitali e quindi nella vita prenatale. Le cellule uovo sono contenute in cavità separate, i follicoli, e rimangono a riposo fino al momento della pubertà. Da allora, ogni mese, un solo follicolo viene selezionato (un mese lavora l'ovaio destro, un mese il sinistro!) e produce un uovo maturo, pronto per la fecondazione.
Le ovaie, inoltre, producono importantissimi ormoni sessuali: gli estrogeni e il progesterone.
Quando le uova si saranno esaurite, non sarà più possibile produrne di nuove e l'ovaio cesserà di funzionare: inizierà la menopausa.

Vulva 
La vulva è la parte più esterna degli organi genitali femminili, che comprende le grandi labbra, che congiungendosi delimitano la rima vulvare, e le piccole labbra (alla cui congiunzione sporge il clitoride), dove si aprono gli orifizi della vagina e dell'uretra.


Grandi labbra










Localizzate nella vulva, le grandi labbra sono le pieghe cutanee più esterne dei genitali femminili e possono variare, per forma e dimensioni, da una donna all'altra. Dopo la pubertà, si ricoprono di peluria.

Piccole labbra 
Localizzate nella vulva, le piccole labbra sono le pieghe cutanee che si trovano più all'interno.


martedì 26 marzo 2013

quanto conosciamo il nostro cervello..??

IL NOSTRO CERVELLO

1. Tutto ciò che può fare il nostro cervello …

2.   Tutto ciò che sa fare il nostro cervello! Leggi, anche se ti sembra bizzarro! Seocndo uon stiduo di uan univretisà inlegse l‘oridne dlele letetre all‘intreno di uan praola nno è improtatne, ciò ceh improta è al pirma e l‘utliam letetra. Il retso nno improta motlo in qulael oridne si trvoa, lo leeggrai comnuque sezna prbloema.











martedì 5 marzo 2013

Origine delle canzoni francesi

musica francese

L’Euro, l’Europa Unita sono ormai realtà, però esiste un muro invisibile che divide l’Italia dalla Francia: quello relativo al mercato musicale. Infatti provate a cercare in un negozio di dischi in Italia un cd di Pascal Obispo, di Florence Pagny, di Zazie o di Mylene Farmer, artisti che hanno al loro attivo milioni di dischi venduti in tutto il mondo e che tra l’altro contano molti fan e club a loro dedicati anche qui da noi.
Eppure ci stupiamo quando ci sono fenomeni come Alizée, Manu Chao o la stessa Carla Bruni che quando riescono a superare le maglie della distribuzione e della promozione in breve tempo scalano le classifiche delle hit italiane.
Difficile capire questo fenomeno anche perché di contro molti artisti italiani, anche loro per molti versi a noi poco conosciuti, sono molto apprezzati in Francia. Iniziò a suo tempo Herbert Pagani che praticamente era di casa all’Olympia, vista anche la sua conoscenza del francese, ed ora i più amati sono Paolo Conte, Testa, l’immancabile Laura Pausini e il “francese“ Riccardo Cocciante.
Ma la musica francese odierna ha avuto il merito di aver saputo trasformarsi ed andare al passo con i tempi. Edith Piaf, Charles Aznavour fanno parte di un passato sicuramente importante ma orami non rappresentano più la musica francese. Una musica ricercata viva e soprattutto ben radicata nella società.
Nella programmazione di RFM, una tra le radio più importanti francesi si intrecciano brani inglesi, americani e francesi tutti con la stessa dignità e in molti casi la produzione transalpina è di maggior valore.
Pascal Obispo è orami considerato tra i maggiori autori contemporanei, in Italia è stato conosciuto come l’autore del musical “I Dieci Comandamenti” dove se ne è parlato soprattutto perché nella versione italiana si muoveva la figlia di Zucchero, ma l’opera è di altissimo spessore tradotta in numerosissime lingue. Pascal ha dedicato anche un intero disco a Zinedine Zidane, prima della testata a Materazzi, ed è uno dei maggiori esponenti alla lotta contro l’AIDS.
Ma come lui, ormai un icona della musica odierna francese, sono tanti i cantanti che meritano citazioni e soprattutto di essere conosciuti.

REGOLAMENTO D'ISTITUTO


ISTITUTO COMPRENSIVO DI AMANDOLA – MONTEFORTINO 
REGOLAMENTO SULL'UTILIZZO DEL 
LABORATORIO DI INFORMATICA


1. È consentito agli alunni accedere al laboratorio di Informatica solo se accompagnati da un 
docente. 
2. Ad ogni alunno è assegnata una postazione. Ogni docente è tenuto a controllare che gli alunni 
rispettino le loro postazioni, salvo decisione diversa dello stesso docente accompagnatore. 
3. Le classi non devono occupare il laboratorio nelle ore curriculari di Informatica, dove 
previste, salvo diversi accordi tra docenti. 
4. La configurazione dei computers non deve essere modificata per nessun motivo. 
5. Non si possono creare nuovi utenti e occorre entrare solo dall’utente “Postazione” seguita dal 
numero del PC. 
6. Gli studenti devono usare la “pen drive” personale sui computers dei laboratori controllandola 
prima e dopo l’uso con l’antivirus installato nel pc. 
7. I docenti sono tenuti a controllare con il programma antivirus i dischetti che vengono 
utilizzati su un qualsiasi computer della scuola. 
8. È responsabilità del docente verificare volta per volta l’integrità dell’apparecchiatura 
utilizzata e segnalare eventuali problemi. 
9. È vietato riprodurre e/o distribuire il software installato nei computers se non è libero da 
copyright. 
10. Non si deve installare nei computers nessun tipo di videogioco né scaricare da Internet 
programmi senza chiedere il permesso al responsabile del laboratorio. 
11. Ogni docente deve annotare nella sezione “Argomento delle lezioni …” del registro di classe 
che l’attività si è svolta nell’aula di informatica. 
12. Ogni docente e/o alunno deve segnalare eventuali anomalie e/o non integrità delle 
apparecchiature rilevate all’inizio della lezione. La segnalazione va fatta al docente 
responsabile e, in sua assenza, al docente collaboratore del Dirigente scolastico. 
13. È vietato manomettere i files e le cartelle nelle postazioni dei propri compagni. 
14. Non lasciare nel desktop dei computers i lavori svolti e le icone dei collegamenti. Tutti i files 
prodotti vanno sistemati nelle proprie cartelle create dentro alla cartella “Documenti”. 
15. Al termine di ogni lezione l’aula di Informatica deve essere lasciata in ordine; gli alunni che 
la utilizzano all’ultima ora devono spegnere i computers in modo corretto (casse e monitor 
compresi). 
16. L’aula di Informatica è un’aula didattica e non una “sala giochi”. Non si devono usare i 
computers per “chattare”, giocare, navigare nei social network o scaricare da Internet tutto 
quanto non è pertinente con l’attività didattica che si sta svolgendo. 
17. Il mancato rispetto del presente regolamento comporta l’esclusione dall’attività nell’aula di 
Informatica o, nei casi previsti dal regolamento di Istituto, l’applicazione delle sanzioni. 
18. Il presente regolamento, valido per l’intero anno scolastico, è consegnato a ciascun docente e 
a ciascun alunno; una copia viene consegnata al Dirigente scolastico e una copia viene affissa 
nel laboratorio di Informatica. 

martedì 26 febbraio 2013

Origine delle canzoni americane

 CANZONI AMERICANE




La musica degli Stati Uniti d'America riflette la molteplicità di etnie che compongono la popolazione del paese attraverso una larga gamma di generi e stili. Rock and roll, country, rhythm and blues, jazz e hip hop sono alcuni tra i generi musicali statunitensi maggiormente noti all'estero. Dall'inizio del XX secolo, la musica registrata proveniente dagli USA ha cominciato a diffondersi in tutto il mondo.
I primi abitanti nei territori degli odierni Stati Uniti furono centinaia di tribù native, con una loro propria tradizione musicale.
Fin dai tempi di Bartolomé de Las Casas (prima metà del XVI secolo), iniziò ad arrivare nel Nuovo Mondo un consistente numero di immigrati dalle Isole Britanniche, dalla Spagna, dalla Francia, portatori di nuovi strumenti e tradizioni, come la ballata anglosassone e il canto religioso della buona novella cristiana (gospel). Anche gli schiavi deportati dall'Africa portarono nuove tradizioni musicali e così fece ogni successiva ondata di immigrati.

L'apporto culturale originato da questo duplice e immenso movimento di popolazione (tenendo anche conto dell'elemento indio) ha creato tradizioni vive ancora oggi, le cui forme più tarde hanno, anzi, influenzato i territori d'origine con una sorta di movimento di ritorno lungo tutto il XX secolo. Così, la tradizione pop occidentale affonda molte delle proprie radici nel blues afroamericano del XVIII e del XIX secolo. Sono rimaste, poi, autonome espressioni musicali di tradizioni legate ai paesi d'emigrazione, tanto che è stata scritta e registrata negli Stati Uniti molta musica composta negli stili etnici delle comunità ucraine, irlandesi, polacche, italiane, messicane, ebree e non solo. Infine, molte città americane hanno dato ampio spazio allo sviluppo di numerosi stili musicali regionali. Oltre alle grandi città come Detroit, New York, Chicago, Nashville e Los Angeles, molte città più piccole hanno prodotto caratteristici stili musicali. Così, accade che in Louisiana sia sorta una musica come quella cajun, mentre altrove si sono mantenute manifestazioni delle tradizioni creole. Importante è, poi, l’elemento della musica popolare hawaiiana, nonché il bluegrass e la old time music (o root music, "musica con radici"), la musica (soprattutto bianca) che giunse nel Nuovo Mondo dall'Inghilterra, dalla Scozia, dall'Irlanda e che si è depositata soprattutto negli Stati Uniti della zona sud-est.

Musica italiana




LA MUSICA ITALIANA      


La musica nella penisola italiana ha origine già prima dell'affermazione del dominio di Roma, quando una modesta presenza di musiche etrusche o italiche si sviluppavano e influenzavano nella stessa città. È in questo periodo che si fa risalire la diffusione di strumenti di metallo usati a scopi militari, come la buccina, il lituo e l tuba di bronzo a canna dritta. In seguito, dopo la conquista della Magna Grecia e di quell'antica da parte dei romani, vi fu una forte influenza della cultura ellenistica (e quindi della musica greca). La musica dei romani, rispetto a quella greca, era più vivace, in quanto mescolata con elementi di origine italica ed eseguita da grandi complessi in cui dominavano gli strumenti a fiato come la tibia e ancora la buccina e il lituo. Si faceva anche uso dell'organo idraulico e di vari strumenti a percussione. In periodo romano, dunque, oltre agli scopi militari, la musica veniva utilizzata per accompagnare gli spettacoli dei gladiatori e le pantomime.
Giuseppe Verdi
Con la diffusione del Cristianesimo, si vide la nascita del canto cristiano e della musica corale, alle quali venne affiancato, successivamente, l'accompagnamento del'organo.
Agli inizi del VI secolo si ebbe la nascita del canto gregoriano che classificò i brani di musica sacra secondo un sistema di modi ispirati ai modi della musica greca. Dal IX secolo e per tutto il Medio Evo venne introdotto l'uso del neuma, che fu la prima forma di notazione musicale, che venne abbandonata intorno al XV secolo dopo l'introduzione del pentagramma.
Ma il Medio Evo fu anche caratterizzato dalla produzione di musica di carattere non sacro, per accompagnare spettacoli teatrali, recitazioni di poesie o semplicemente per ballare.
Il primo volume di musica a stampa fu pubblicato nel 1501 a Venezia ad opera di Ottaviano Petrucci: si trattava dell'Harmonice Musices Odhecaton. Alla fine del secolo, il trattato De Institutioni Harmonica (1589) di Gioseffo Zarlino definisce in modo completo ed esauriente le leggi dell'armonia (e quindi della polifonia).
Passando all'Ottocento, si giunge alla grande stagione operistica italiana. Tra i maggiori protagonisti si annoverano Gioacchino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti, Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini, le cui opere sono tutt'oggi rappresentate in tutto il mondo. È questo anche il periodo d'oro della canzone napoletana, grazie ad autori come Salvatore di Giacomo, Libero Bovio, Ferdinando Russo, Ernesto Murolo. Alcune canzoni di quel periodo sono ancora oggi molto popolari, e diverse sono state tradotte anche in lingua straniera. La canzone "'O sole mio", datata 1898, è ritenuta da molti una delle canzoni più famose al mondo.
Si giunge, infine, al Novecento, che vede la nascita della musica pop e rock (oltre agli altri numerosi generi musicali del periodo) negli Stati Uniti, che giunse, più tardi, anche in Italia.
Da non dimenticare Il Canto degli italiani scritto da Goffredo Mameli (testo) e Michele Novaro (musica) nella prima metà del XIX secolo, che è l'inno nazionale della Repubblica Italiana.
Dal '45 ad oggi si è affermato il genere Musica italiana inteso come melodica leggera con testo in lingua italiana, per le 

lunedì 25 febbraio 2013

cos'è per me la musica

Mia
Unica
Straordinaria,
Intelligente
Cara
Amica

Le origini della musica




L'ORIGINE DELLA MUSICA                      





La musica è l'arte e la scienza dell'organizzazione dei suoni nel corso del tempo e nello spazio. Si tratta di arte in quanto complesso di norme pratiche adatte a conseguire determinati effetti sonori, che riescono ad esprimere l'interiorità dell'individuo che produce la musica e dell'ascoltatore; si tratta di scienza in quanto studio della nascita, dell'evoluzione e dell'analisi dell'intima struttura della musica. Il generare suoni avviene mediante il canto o mediante strumenti musicali che, attraverso i principi dell'acustica, provocano la percezione uditiva e l'esperienza emotiva voluta dall'artista. Il significato del termine musica non è comunque univoco ed è molto dibattuto tra gli studiosi per via delle diverse accezioni utilizzate nei vari periodi storici. Etimologicamente, relativo alle Muse, figure della mitologia greca e romana, riferito in modo sottinteso a tecnica. In origine il termine non indicava una particolare arte, bensì tutte le arti delle Muse, e si riferiva a qualcosa di "perfetto".

La musica esiste da tempi molto antichi, sicuramente da prima ancora che ne rimanesse traccia storica. Non c'è stata civiltà che prima o poi non abbia sviluppato un proprio sistema musicale, o che non ne abbia adottato uno, seppure adattandolo alle sue necessità oppure ai suoi gusti.


La parola musica deriva dalla parola greca moysa, "musa". L'idea occidentale di musica è quindi generalmente collegata alle muse, e in questo senso alludeva ad ogni scienza ed arte che risveglia l'idea di cosa perfetta, gradevole e ben ordinata.

come si crea una canzone....


LA STESURA:

Partiamo dalla "Stesura del testo" che come in italiano prevede un Periodo con soggetto, verbo, complemento oggetto, aggettivi… Il fine ultimo è la "comprensione" di chi ascolta: la canzone, come ogni codice comunicativo parte da un trasmettitore per arrivare ad un ricevitore; quindi occorre avere ben in testa che per cantare un problema, una gioia o una storia miei, personali, bisogna farlo in modo tale che gli altri capiscono e magari si riconoscano nello stesso problema, gioia o storia. Vale molto avere tra le mani una buona dimestichezza nello scrivere e considerare una canzone mai pienamente conclusa, ma un cantiere sempre aperto (almeno per il testo).
LA FORMULA:
C'è un vocabolario che ci chiarisce molte cose: 1. Stesura: è l'insieme di tutto; 2. Strofa: parte di testo della canzone che cambia; 3. Ponte o Lancio: è l'anticipazione del ritornello; 4. Ritornello: parte di testo della canzone che non cambia; 5. Special: canzone nella canzone; 6. Parte strumentale: canzone nella canzone ma senza testo; 7. Gancio: forte rapporto tra parola e musica fine a se stesso che realizza a pieno la comunicazione di un messaggio.
La formula sottintende una struttura che è possibile ricostruire in tutte le canzoni indipendentemente dal genere musicale per cui sono state scritte. E' chiaro che esistono le eccezioni spesso riconoscibili nella particolare genialità con cui vengono scritte e musicate le canzoni (cfr. Vasco, Dalla, De André...).


LA STORIA:

La comunicazione verbale, da sempre ha identificato nell'uso di immagini un maggior impatto comunicativo. Per la canzone è necessaria avere presente una storia con tutti i suoi elementi:
* AMBIENTE: sensazioni fisiche (suoni, rumori, odori, gusti);
* SOGGETTI: chi c'è in ballo;
* COMPLEMENTI OGGETTI: cosa accade e perché…;
* STATI D'ANIMO: emozioni, risonanze interiori…


OSSERVAZIONI IMPORTANTI:

1. La canzone deve avere una storia coerente;
2. In 4m deve esserci tutto (inizio, sviluppo, fine);
3. A volte le canzoni nascono da buone intuizioni ma si rimane nel vago e senza sviluppo;
4. Tentare qualche originalità altrimenti tutti diciamo le stesse cose. "Le canzoni sono intorno a noi occorre essere attenti per
saperle acchiappare" (Jovanotti);
5. Fare esercizi su dei testi di altri cambiando le parole e cantandole; oppure a partire da un titolo scrivere una canzone dove
il titolo appare solo di sfuggita all'interno del brano (= modo più maturo di scrivere).


MELODIA E ARMONIA:

Come deve muoversi e crescere una melodia? Sicuramente nel suo ambiente che è l'armonia. Non è certo facile dato che tocchiamo lo specifico, "ciò che rende un vestito bello". Possiamo dire che una melodia deve avere un inizio, uno sviluppo e un arrivo, con un ritornello che risalti. L'armonia è proprio degli arrangiatori e quindi auguri… dato che le regole occorre studiarle con una certa dose di professionalità (andare a scuola aiuta). Alla base di una bella canzone ci sta sempre e comunque una intuizione un qualcosa di geniale: un accordo una successione di suoni che ci fanno provare un'emozione e che fanno diventare una canzone bella. Ci sono però alcune regole da seguire perché la nostra intuizione non venga sprecata o banalizzata. La più importante è che la melodia deve seguire la struttura della canzone: nella strofa ci saranno note non tanto alte che ci condurranno ad un ritornello dove la canzone invece deve esplodere. In altre parole non si può dare tutto subito: bisogna partire senza grandi clamori per arrivare al livello massimo dopo; oppure si potrebbe anche partire forte (con un ritornello iniziale) per poi diminuire e "ri-aumentare" nuovamente nel finale (in Italia è molto più usata la prima soluzione).
Altra regola è la quadratura: la canzone è schematica, matematica: le nostre intuizioni, i nostri colpi di genio (anche le stranezze) devono stare dentro un contenitore preciso e rigoroso(il tempo e le battute) in modo che chi lo ascolta lo possa capire; in questo ci vincola molto (ma forse in realtà ci aiuta) la batteria. Per il resto non c'è molto altro da dire: nel senso che questa è arte! Sta a noi trovare qualcosa di bello che comunica: non c'è bisogno di inventare chissà cosa, magari basta sentire da altri un suono, un accordo, un qualcosa che ci piace e che possiamo reinventare o rimescolare. Infondo non è poi così difficile: le note sono solo 7!!! Forse il primo consiglio è saper ascoltare! Se una musica non ha intoppi, gira bene all'orecchio e anzi ti accompagna verso sensazioni il gioco è fatto. Può essere molto utile costruire insieme la musica mentre si fa il testo, così da una "idea vaga" miscelata ad un "ambiente musicale" può nascere la canzone.

lunedì 7 gennaio 2013

LA TRILOGIA POPOLARE DI VERDI

RIGOLETTO

In Rigoletto, la figura del padre-baritono, più volte magistralmente delineata nelle opere precedenti, si presenta con caratteri ancor più drammaticamente approfonditi: alle tenerezze e ai sentimenti di ansia e di preoccupazione presenti nell'immagine che Verdi offre della figura paterna, si assommano, nel buffone deforme (e la musica ne dà efficace espressione), altri sentimenti contrastanti e per alcuni aspetti inquietanti e contraddittori. Nell'opera, si precisa anche, con il tema della "maledizione", quello del "fatalismo", dell'ineluttabilità del destino. L'affresco complessivo, poi, che Verdi propone della Corte del Duca di Mantova con le sue dissolutezze, le sue prepotenze, le sue superficialità, pare avere come preciso riferimento le piccole, provinciali Corti che agivano, ai tempi del musicista, nei piccoli staterelli a dominio assolutistico nei quali l'Italia era smembrata. 

IL TROVATORE

Con Il trovatore è in primo piano il grande amore romantico, cioè tra "le due voci" (tenore e baritono) che caratterizzano due personaggi maschili, che rivaleggiano per conquistare l'amore di una donna (un altro tema ricorrente nella produzione artistica verdiana, ma anche proprio di un filone esaltato dal Romanticismo), che, quale elemento aggiuntivo in senso tragico, si scoprono fratelli. Ma di altrettanto rilievo, nell'opera, è la figura della madre, drammaticamente lacerata dagli avvenimenti crudeli e raccapriccianti che l'hanno vista, e la vedono, protagonista assoluta della terribile vicenda.

LA TRAVIATA

Verdi compie una vera e propria "rivoluzione" teatrale con  
La traviata: il realismo e la contemporaneità del soggetto trattato (un "fatto di cronaca", avvenuto all'epoca dei soggiorni parigini di Verdi), e l'esaltazione dei più intimi sentimenti, segnano indelebilmente la narrazione degli avvenimenti della vita di Violetta. Si tratta del personaggio femminile che il musicista ha saputo ritrarre, con la musica, e con grande affetto, in tutta la sua estrema fragilità, nonché del suo profondo e totale coinvolgimento nell'esperienza amorosa, nelle gioie e nei sacrifici di un sentimento che, nella vita di Violetta, risulta certamente totalizzante.