martedì 30 aprile 2013

GITA a trieste



CASTELLO DI MIRAMARE  








FOTO ARTISTICA

       








LA PIAZZA PRINCIPALE












IL DRAGO DI LUBIANA






martedì 23 aprile 2013

POESIE

UMBERTO SABA                                                                                UMBERTO SABA
a mia moglie:                                                                                             la capra:

Tu sei come una giovane,                                                         
una bianca pollastra .
Le si arruffano al vento
le piume , il collo china 
per bere , e in terra raspa ;
ma, nell'andare , ha il lento
tuo passo di regina ,
ed incede sull'erba
pettoruta e superba .
E' migliore del maschio .
E' come sono tutte 
le femmine di tutti 
i sereni animali 
che avvicinano a Dio.
Così se l' occhio ,se il giudizio mio
non m ' inganna , fra queste hai le tue uguali ,
e in nessun ' altra donna .
Quando la sera assonna 
le gallinelle ,
metton voci che ricordan quelle,
dolcissime , onde a volte dei tuoi mali ,
ti quereli , e non sai 
che la tua voce ha la soave e triste 
musica dei pollai .

Tu sei come una gravida 

giovenca ;
libera ancora e senza 
gravezza , anzi festosa ;
che , se la lasci , il collo 
volge , ove tinge un rosa 
tenero la sua carne.
Se l ' incontri e muggire 
l'odi , tanto è quel suono 
lamentoso , che l ' erba 
strappi , per farle un dono .
E' così che il mio dono 
t ' offro quando sei triste .

Tu sei come una lunga 

cagna , che sempre tanta 
dolcezza ha negli occhi ,
e ferocia nel cuore .
Ai tuoi piedi una santa 
sembra , che d ' un fervore 
indomabile arda ,
e così ti riguarda 
come il suo Dio e Signore .
Quando in casa o per via 
segue , a chi solo tenti 
avvicinarsi , i denti 
candidissimi scopre .
Ed il suo amore soffre
di gelosia.

Tu sei come la pavida 

coniglia . Entro l ' angusta 
gabbia ritta al vederti 
s 'alza ,
e verso te gli orecchi 
alti protende e fermi ;
che la crusca e i radicchi
tu le porti , di cui 
priva in sé si rannicchia,
cerca gli angoli bui .
Chi potrebbe quel cibo 
ritoglierle? Chi il pelo 
che si strappa di dosso , 
per aggiungerlo al nido
dove poi partorire?
Chi mai farti soffrire?

Tu sei come la rondine

che torna in primavera . 
Ma in autunno riparte ; 
e tu non hai quest ' arte .
Tu questo hai della rondine :
le movenze leggere ;
questo che a me , che mi sentiva ed era
vecchio , annunciavi un 'altra primavera .

Tu sei come la provvida 

formica. Di lei, quando
escono dalla campagna ,
parla al bimbo la nonna
che l ' accompagna .
E così nella pecchia 
ti ritrovo , ed in tutte 
le femmine di tutti 
i sereni animali 
che avvicinano a Dio ;
e in nessun 'altra donna .

SCIENZE

                                                          APPARATI GENITALI


maschile:


L'apparato genitale maschile è costituito da organi esterni (pene e testicoli) e organi interni (dotto deferente, vescicole seminali, dotti eiaculatori, prostata ed uretra). Il pene si trova normalmente in stato di riposo. L'erezione può essere provocata da una serie di eventi di carattere fisico, psichico e sensoriale che agiscono sul sistema nervoso. Quando dal sistema nervoso arrivano gli impulsi che stimolano l'erezione, una grossa quantità di sangue affluisce nei corpi cavernosi, normalmente vuoti. Il pene, quindi, aumenta di volume e di dimensioni, e diventa rigido. L'afflusso di sangue è regolato da un sistema di valvole, che si chiudono durante l'erezione. Quando le valvole si riaprono e il sangue defluisce dai corpi cavernosi, il pene ritorna allo stato di flaccidità. Anche l'eiaculazione è governata dal sistema nervoso e il suo centro direzionale si trova nel midollo spinale. Determina la fuoriuscita dello sperma, o liquido seminale, dal pene durante l'erezione. L'eiaculazione è accompagnata da sensazioni molto piacevoli (orgasmo). Lo sperma contiene gli spermatozoi e le sostanze che consentono la loro sopravvivenza.  Dopo l'eiaculazione, il sangue comincia a defluire dai corpi cavernosi, e il pene ritorna allo stato di flaccidità.

Pene
È l'organo maschile deputato sia alla riproduzione che all'escrezione dell'urina. Le variazioni delle dimensioni del pene sono determinate geneticamente e non hanno nulla a che vedere con la virilità maschile. Il pene è privo di ossa e di cartilagini: è costituito da tessuto spugnoso (corpi cavernosi) irrorato da moltissimi vasi sanguigni che durante l'eccitazione sessuale si riempiono di sangue e lo fanno gonfiare (pene eretto). Dopo l'emissione dello sperma (eiaculazione), il pene ritorna in breve tempo nello stato di "riposo". 





FEMMINILE:

I principali organi genitali femminili sono interni e comprendono la vagina, l'utero, le tube o trombe di Falloppio e le ovaie.
I genitali esterni formano nel loro insieme la vulva che comprende il monte di Venere, il clitoride, le grandi labbra e le piccole labbra, tutti direttamente visibili.





Vagina



La vagina è il condotto che mette in comunicazione la vulva con l’utero. A riposo, la vagina è piatta e lunga, ma la parete è molto elastica e formata da numerose pieghe che le consentono di allungarsi e allargarsi notevolmente durante il rapporto sessuale e il parto. È l'organo femminile dell'accoppiamento e funge da condotto per l’espulsione del flusso di sangue mestruale, all’inizio di ogni ciclo.







utero



L'utero è l'organo dell'apparato riproduttivo femminile dalla caratteristica forma a pera rovesciata, situato al centro della parte più bassa dell'addome (detta anche pelvi).
La sua funzione è quella di accogliere il bambino nei nove mesi di gravidanza, permettendo l'impianto dell'uovo fecondato, lo sviluppo dell'embrione e l'accrescimento del feto. E’infatti provvisto di una cavità che nella parte superiore comunica con le tube (da cui giunge l'uovo fecondato) e nella parte inferiore con la vagina (per le mestruazioni o il parto).
La cavità dell'utero è rivestita da una mucosa (endometrio) che ogni mese, sotto l'influsso degli ormoni prodotti dalle ovaie, si ispessisce, preparandosi ad accogliere un'eventuale gravidanza. È proprio l'endometrio che ogni mese, in assenza di gravidanza, si sfalda, dà luogo alla mestruazione e si rigenera.
L'utero possiede una spessa parete muscolare (miometrio) che consente all'organo di contrarsi efficacemente. Durante il parto, i muscoli dell'utero si contraggono per espellere il bambino dal corpo della madre.

Ovaie 
Le ovaie sono due, hanno la forma di una mandorla e sono localizzate nella cavità pelvica, ai due lati dell'utero, con cui comunicano attraverso le tube di Falloppio. Costituiscono una preziosa riserva di cellule uovo (ovuli, ovociti), che sono state prodotte durante lo sviluppo degli organi genitali e quindi nella vita prenatale. Le cellule uovo sono contenute in cavità separate, i follicoli, e rimangono a riposo fino al momento della pubertà. Da allora, ogni mese, un solo follicolo viene selezionato (un mese lavora l'ovaio destro, un mese il sinistro!) e produce un uovo maturo, pronto per la fecondazione.
Le ovaie, inoltre, producono importantissimi ormoni sessuali: gli estrogeni e il progesterone.
Quando le uova si saranno esaurite, non sarà più possibile produrne di nuove e l'ovaio cesserà di funzionare: inizierà la menopausa.

Vulva 
La vulva è la parte più esterna degli organi genitali femminili, che comprende le grandi labbra, che congiungendosi delimitano la rima vulvare, e le piccole labbra (alla cui congiunzione sporge il clitoride), dove si aprono gli orifizi della vagina e dell'uretra.


Grandi labbra










Localizzate nella vulva, le grandi labbra sono le pieghe cutanee più esterne dei genitali femminili e possono variare, per forma e dimensioni, da una donna all'altra. Dopo la pubertà, si ricoprono di peluria.

Piccole labbra 
Localizzate nella vulva, le piccole labbra sono le pieghe cutanee che si trovano più all'interno.