lunedì 1 ottobre 2012

La classificazione degli stumenti

IL FLAUTO E VARI STRUMENTI


In quest’ultimo ambito non è del tutto coerente, poiché fra i legni trovano posto strumenti in lega metallica come il flauto, che originariamente era costruito in legno, o il sassofono, in quanto strutturalmente derivante dal clarinetto.
Altri sistemi empirici classificano gli strumenti in base al ruolo svolto nell’ambito sociale (di tipo devozionale e sacro, militare, domestico), o per la loro funzione musicale (ritmica, melodica o armonica).
Nel 1914 due musicologi tedeschi, Erich von Hornbostel e Curt Sachs, svilupparono il sistema che da loro prende il nome e che, con qualche aggiornamento, è quello attualmente più usato.
Il sistema Hornbostel-Sachs classifica gli strumenti suddividendoli in classi, gruppi e sottogruppi, in base alla modalità fisica con cui viene provocata la vibrazione che genera il suono.
Ad esempio, il trombone è uno strumento aerofono (in cui cioè il “corpo sonoro” è rappresentato da una colonna d’aria che viene messa in vibrazione all’interno di un tubo), a bocchino (a differenza di quelli a fessura, come il flauto, o ad ancia, come l’oboe), a canna cilindrica (a differenza di quelli a canna conica, come il corno), cromatico (dotato cioè di un dispositivo, la coulisse, che gli permette di eseguire l’intera scala cromatica, a differenza di quelli, come l’antica tromba militare, in grado di produrre le sole note naturali).

Il sistema è particolarmente comodo in quanto permette l’inserimento di strumenti provenienti da qualsiasi tipo di cultura (un problema molto sentito dagli etnomusicologi), ed è sufficientemente elastico da consentire l’inserimento di nuove “caselle” di classificazione a qualsiasi livello: infatti, alcuni decenni dopo la sua formulazione, è stato necessario introdurre un’intera nuova classe, quella degli elettrofoni – gli strumenti che generano il suono grazie a circuiti elettronici – accanto alle quattro primitive degli idiofoni (oggetti solidi, sonori già in natura), dei membranofoni (che possiedono membrane tese su una delle loro superfici), dei cordofoni (gli strumenti a corda) e degli aerofoni.
Tabella semplificata della classificazione degli strumenti proposta nel 1914 da Curt Sachs e Erich von Hornbostel; alle quattro classi originali se ne è aggiunta una quinta che comprende gli strumenti in cui il suono viene prodotto da vibrazioni generate da impulsi elettrici.
Possiamo avere divisi per Classe e caratteristiche
Elettrofoni
elettromeccanici
organo Hammond
semielettronici
chitarra elettrica
Aerofoni
a imboccatura naturale
flauti diritti e traversi
ad ancia semplice
clarinetto, sassofono
ad ancia doppia
oboi, corno inglese, fagotto
a bocchino
tromba, trombone, corno
a serbatoio d’aria
zampogna, organo, fisarmonica
Cordofoni
semplici
arco musicale, cetra, pianoforte
composti
viola, violini, liuti, chitarra acustica, arpa
Membranofoni
a percussione
timpano, tamburo
a sfregamento
caccavella
a risonanza
kazoo, pettine e carta velina
Idiofoni
percossi
campana, xilofono, castagnette
scossi
sonagli, maracas
sfregati
armonica a cristalli, sega
pizzicati
scacciapensieri, carillon


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