martedì 6 novembre 2012

Ballata


 BALLATA


La ballata è una forma di poesia chiamata anche canzone a ballo perché destinata al canto e alla danza, è un componimento che si trova in tutte le letterature di lingua romanza e ha una particolare struttura. Inoltre era particolarmente caratteristica della poesia popolare Britannica e Irlandese dal periodo del Tardo Medioevo fino al 1800; usata ampiamente in Europa e più tardi in America, Australia e in Nord Africa. Questo tipo di poesia fu spesso utilizzata dai poeti e dai compositori a partire dal 1700 per produrre ballate liriche.


                                         BALLATE TRADIZIONALI

La ballata tradizionale, classica o popolare (che significa del popolo) trova le sue origini con i menestrelli nomadi alla fine del Medioevo europeo. Dalla fine del quindicesimo secolo abbiamo stampato le ballate che richiamano la ricca tradizione di musica popolare. Sappiamo da un riferimento nel "Piers Plowman" di William Langland, che le ballate su Robin Hood venivano cantate almeno dalla fine del quattordicesimo secolo e il materiale dettagliato più antico che abbiamo è la collezione delle ballate di Robin Hood di wynkyn de Worde stampate intorno al 1495.
Le prime collezioni di ballate inglesi sono state prodotte da Samuel Pepys (1633-1703) e nelle "Roxburge ballads" raccolte da Robert Harley, il primo conte di Oxford e Mortimer (1661-1724). nel diciottesimo secolo ci fu un incremento di raccolte come queste, incluse quella di Thomas D'Urfey "Wit and Mirth: or, Pills to Purge Melancholy" (1719-1720) e quella del vescovo Thomas Percy "Reliques of Ancient English Poetry" (1765). Quest'ultimo conteneva anche del materiale orale e prima della fine del diciottesimo secolo ciò stava diventando sempre più comune, con le collezioni che comprendevano "The Bishopric Garland" di John Ritson (1784), le quali furono analoghe al lavoro di persone come Robert Burns e di Walter Scott in Scozia.

L'opera chiave sulla ballata tradizionale fu interpretata alla fine del diciannovesimo secolo in Danimarca da Svend Grundtvig e in Inghilterra e in Scozia dal professore di Harvard Francis James Child. Essi tentarono di registrare e classificare tutte le ballate conosciute e le varianti nelle regioni scelte. Da quando Child è morto prima di scrivere un commento sul lavoro è rimasto in dubbio come e perché egli abbia esattamente distinto le 305 ballate stampate che sarebbero state pubblicate "The English and Scottish Popular Ballads" (Le ballate popolari inglesi e scozzesi). Ci sono stati molti tentativi diversi e contraddittori di classificare le ballate tradizionali in base al tema, ma comunemente quelle identificate sono di tipo religioso, soprannaturale, tragico, d'amore, storico, leggendario e umiristico.


                                              CLASSIFICAZIONE DELLE BALLATE


Generalmente le ballate europee sono state classificate in tre gruppi principali: tradizionali, di strada e letterarie. In America una distinzione viene tracciata tra le ballate che sono una versione europea, in particolare canzoni inglesi e irlandesi, e le "ballate originali americane", che si sono sviluppate senza riferimento a canzoni precedenti. Un ulteriore sviluppo ci fu con l'evoluzione delle ballate blues, nelle quali veniva mischiato il genere con la musica Afro-americana. Alla fine del diciannovesimo secolo l'industria editoriale della musica trovò mercato per quelle che vengono definite le ballate sentimentali, e queste sono le origini dell'uso moderno del termine ballata per indicare una canzone d'amore lenta.


                                               BALLATE DI STRADA


Le ballate di strada (anche conosciute come "da volantin"," da bancarella", "per la plebe", " o "per tutti") erano il prodotto dello sviluppo della stampa economica nel XVI secolo. Erano generalmente stampate su un pezzo di carta grande o di media grandezza di scarsa qualità. All'apice della prima metà del XVII secolo, erano stampate in lettere nere o in carattere gotico e includevano molte immagini appariscenti, un tono popolare e un'allettante poesia. Entro il XVIII secolo furono stampate in lettere bianche o in carattere romano e spesso senza molte decorazioni (e senza un tono popolare). Queste ultime ballate potevano includere alcune canzoni personali che venivano separate e vendute individualmente come "canzoni su un foglio". Altrimenti, potevano essere riunite per creare piccoli libri economici che spesso attingevano alle ballate storiche. Erano prodotte in gran numero con oltre quarantamila copie vendute in Inghilterra annualmente dal 1660. Tessa Watt stima che il numero di copie vendute fosse attorno ai milioni. Alcune furono vendute da venditori ambulanti nelle strade di città o nelle fiere. L'argomento principale variava da ciò che è stato definito come ballata tradizionale, nonostante molte ballate tradizionali furono stampate come "ballate di strada". Tra gli argomenti c'era l'amore, la religione, le canzoni di taverna, le leggende e i primi articoli di giornale, che includevano i disastri, gli eventi politici, le meraviglie e i prodigi.

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